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Nucleare, è allarme in un’altra centrale Ora si teme la pioggia
Precipitazioni radioattiveDopo i danni alla centrale di Fukushima, da ieri è emergenza in quella di Onagawa. La Francia: “Emissioni preoccupanti”, fino 10.000 volte superiori alla norma.Tokyo
Continua l’allarme nucleare, dopo i danni verificatisi alla centrale atomica di Fukushima, dove sabato è esplosa la struttura esterna di un reattore. Ieri si è bloccato, e poi è ripartito, l’impianto di raffreddamento della centrale di Tokai, a 120 chilometri da Tokyo. L’impianto è lo stesso dove il 30 settembre 1999 si verificò l’incidente nucleare più grave del Paese, con la morte di tre dipendenti. Allarme anche in una terza centrale: quella di Onagawa nella prefettura di Miyagi. Qui dopo il terremoto erano stati fermati tutti e tre i reattori (il più vecchio avviato nel 1984) ma ieri è stata segnalata un’uscita di fumo dall’impianto. La situazione è poi tornata sotto controllo. E secondo l’Istituto francese sulla sicurezza nucleare (Irsn) una “importante” emissione di radioattività, 10.000 volte superiore alla norma , si è verificata sabato dalla centrale di Fukushima 1 in cui c’è stata un’esplosione.
“Il governo giapponese non dice la verità”
Intanto Masashi Goto, ex progettista di centrali nucleari giapponesi, accusa il governo di non dire tutta la verità sulla situazione degli impianti atomici danneggiati dal terremoto. Goto, in una conferenza stampa, ha detto che per il Giappone si prospetta una crisi gravissima, che uno dei reattori dell’impianto di Fukushima è “altamente instabile” e che le conseguenze di un’eventuale fusione del nucleo sarebbero “tremende”. Invece le notizie ufficiali sono diverse. “Al momento a Fukushima, da quanto sappiamo, i contenitori che prevengono il rilascio incontrollato di radioattività all’esterno sono intatti”, spiega Lamberto Matteocci del Dipartimento nucleare dell’Ispra, in contatto con l’Agenzia internazionale dell’Onu per l’energia atomica (Aiea). E aggiunge: “Il contenimento di tutte le unità è garantito anche grazie ai rilasci controllati per diminuire la pressione” (v. intervista sotto). Ieri, sempre a Fukushima, si è temuta una seconda esplosione di una gabbia esterna di un reattore e la “situazione resta grave”, ha ammesso il premier giapponese Naoto Kan.
Stasera attesa la pioggia contaminata
Ora gli esperti temono anche che il materiale radioattivo, fuoriuscito dalla centrale di Fukushima e spinto verso est sul Pacifico, possa ricadere a terra con le precipitazioni. Finora c’è stato bel tempo ma la pioggia è attesa già per questa sera. Ieri la televisione giapponese lo ha ripetuto continuamente, dando istruzioni alla gente su come difendersi: è importate “non uscire di casa, se non con asciugamani o maschera sulla bocca; non esporsi alla pioggia; lavare viso e mani quando si torna a casa e non mangiare verdure coltivate all’aperto”.
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