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di Alberto Forchielli* Milano, 19 dic - La notizia della morte di Kim Jong-Il, che ha governato la Corea del Nord dal 1994, ha sconvolto i mercati asiatici: Tokyo (-1,26%), Hong Kong (-1,18%9, Shanghai (-0,30%) e Seul (-3,43%) hanno chiuso in netto ribasso, fatto che non deve sorprendere. Kim Jong-Un, il figlio destinato a succedere al capo di Stato "morto per grande stanchezza mentale e fisica", come hanno indicato i media locali, sembra destinato ad essere peggio del padre. Il terzogenito del leader scomparso ha gia' dato ampia dimostrazione di instabilita' e pericolosita'. Nel novembre del 2010 l'artiglieria nordcoreana sparo' 400 pezzi d'artiglieria contro un'isola sudcoreana uccidendo 4 persone. La spiegazione ufficiale era che Kim Jong-Un, gia' allora indicato per la successione al padre, doveva cosi' costruire la sua credibilita' militare. Sei mesi prima, nel maggio dello scorso anno, una fregata della Marina sudcoreana e' stata affondata da un siluro probabilmente lanciato da un sommergibile nordcoreano causando la morte di 46 tra ufficiali e marinai. L'Asia intera, ma in particolare la Corea del Sud, guardano quindi con grande preoccupazione questa successione in un'area gia' delicata, dove la Nord Corea possiede armi nucleari ora in mano ad un giovane rampollo che vuole farsi strada. Dal punto di vista economico la Nord Corea, per quanto grande come la Sud Corea, ha un pil che e' solamente il 3% della Sud Corea. Se il regime nordcoreano implodesse, la Sud Corea sarebbe in grandissime difficolta'. Riassorbire l'economia del nord sarebbe uno sforzo immane. * Presidente di Osservatorio Asia 19-12-11 19:00:01 (0335)news,FE 5
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