Segnalato Spaziotempo Grazie !
Memori di quanto successo con il satellite UARS, per giorni spauracchio di morte e devastazione, e alla fine precipitato nell’oceano senza far danni a nessuno, mettiamo la mani avanti e vediamo di capire cosa potrebbe succedere questa volta.
La sonda Russo-Cinese denominata Phobos-Grunt, è stata lanciata dal cosmodromo di Baikonur mercoledì 9 novembre. Dopo 11 minuti si è separata dai boosters con successo ed è entrata in orbita bassa attorno alla Terra, in attesa delle accensioni programmate dei suoi propulsori orbitali per immettersi in un orbita che l’avrebbe portata su Marte nel 2013.
Il lancio della sonda Phobos-Grunt
Il piano di volo prevedeva il percorso che vedete nell’immagine in basso: lancio da Baikonur (rosso), immissione in orbita bassa di parcheggio (giallo), prima accensione dei motori per immissione in orbita intermedia (azzurro), seconda accensione per uscire dall’orbita terrestre e dirigersi verso Marte.
Prime manovre orbitali della sonda Phobos-Grunt. Credit: Roskosmos
A quanto sembra, si è verificato un problema nelle primissime fasi della missione, durante le operazioni di orientamento automatiche dalla sonda, prima di accendere i propulsori per entrare nell’orbita intermedia.
Le prime voci parlavano di un mancato dispiegamento dei pannelli solari, poi di un problema al sistema di orientamento automatico, altri problemi sembrano esserci con un’antenna. Tutt’ora, le cause della mancata accensione dei propulsori non è nota e addirittura si pensa che un qualche tipo di attività propulsiva sia stata in atto, perché l’orbita non è decaduta come ci si aspettava, ma anzi si è lievemente alzata.
I tentativi fatti per cercare di riparare il guasto e riprendere la missione non hanno finora dato alcun frutto e tutto fa pensare che la sonda andrà perduta.
Per un resoconto dei fatti giorno per giorno, potete andare qui:
Al di la dei discorsi tecnici e della notizia della probabile perdita della missione noi interessa principalmente la questione relativa al panico che potrebbe generarsi.
Infatti, se non si riuscisse a recuperare la missione, la sonda rientrerà in atmosfera in modo incontrollato.
Per la serie “se sai come funziona non ti fregano facilmente”, vediamo di capire cos’è questa sonda e cosa potrebbe succedere se dovesse precipitare sulla terra.
La sonda Phobos Grunt è questa signora:
La sonda Phobos-Grunt durante l'integrazione
Che vedete meglio nel dettaglio qui:
Componenti della sonda Phobos-Grunt
La missione prevede il raggiungimento di Marte, il rendez-vouz con il satellite Phobos, che dovrebbe essere raggiunto dal lander (descent capsula), e tutta una serie di osservazioni e esperimenti che vedete schematizzati in basso.
La peculiarità di questa missione è che il lander insieme ad una capsula apposita dovrebbe rientrare sulla terra con campioni del suolo di phobos.
Piano di Missione di Phobos-Grunt
I maggiori problemi di un rientro incontrollato di questo affare pesante circa 12 tonnellate potrebbero venire dai serbatoi (i contenitori sferici e il grosso contenitore ad anello) contenenti alcuni Idrazina e altri Tetrossido di Azoto (nei collegamenti trovate le schede di sicurezza).
Queste sostanze sono molto pericolose sia per contatto che per inalazione, per cui se malauguratamente un pezzo di quel satellite dovesse finire in aree abitate bisogna starne alla larga. Non si corre il rischio di un ecatombe, non sono virus letali e contagiosi, ma si rischiano intossicazioni e ustioni.
Personalmente credo che il problema non siano tanto le sostanze chimiche, perchè i contenitori non sono stati progettati per resistere ad un rientro in atmosfera e probabilmente si distruggeranno molto prima di raggiungere il suolo e il loro contenuto andrà disperso o reagirà con una grossa fiammata, causando un grosso fuoco d’artificio e nulla più. Quanto piuttosto il lander e la capsula di rientro, nonché la grossa massa della sonda stessa. Il primo perché è stato progettato proprio per un rientro duro sulla Terra e probabilmente raggiungerebbe il suolo intatto, la seconda perché garantisce praticamente che qualche altro pezzo raggiungerà il suolo.
Parliamo sempre di rischi modesti, i pezzi sarebbero piccoli in ogni caso (il lander pesa 11kg) e i danni eventuali molto limitati (un tetto sfondato o un auto distrutta). Inoltre se il combustibile dovesse entrare in contatto con l’ossidante in fase di rientro, la risultante esplosione contribuirebbe a diminuire ancora il rischio di danni, perché sbriciolerebbe la sonda.
Il rientro, se dovesse avvenire, potrebbe interessare ogni area del globo compresa tra il 51 parallelo nord e il 51 sud.
Al momento, il NORAD indica come data probabile per il rientro il 26 novembre, questo prima che si avesse notizia della misteriosa spinta verso l’alto di Phobos-Grunt, mentre altri calcoli più aggiornati danno come data probabile quella del 12 gennaio 2012. Ma si tratta in ogni caso di dati da prendere molto con le pinze.
Per adesso questo è tutto, ci dovessero essere novità, vi terremo aggiornati.
Simplicio
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Fonti:
http://www.russianspaceweb.com/phobos_grunt_launch.html
http://www.universetoday.com/90803/trouble-for-the-phobos-grunt-mission/
http://smsc.cnes.fr/PHOBOS/index.htm
http://www.itar-tass.com/en/c32/266953.html
http://www.itar-tass.com/en/c142/268374.html
http://en.wikipedia.org/wiki/Fobos-Grunt
http://www.eclisseforum.it/2011/11/14/la-sonda-russa-phobos-grunt-potrebbe-precipitare-sulla-terra/
Ciao ma queesto non è l'articolo di Eclisse?
RispondiEliminaCia Paolo...si e di Eclisse...se fai caso è citata la fonte...buona giornata....Dolbyjack!
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