LA VITA OLTRE LA VITA
La vita frenetica di tutti i giorni distoglie l'attenzione degli uomini sull'importanza dell'esistenza e della morte. E' soprattutto quest'ultimo viaggio che dovrebbe farci riflettere per essere pronti ad affrontarlo nel modo più giusto. Ma cosa c'è al di là della vita? Chi e cosa potrebbe attenderci? Gli studi effettuati su moltissimi casi di pre-morte hanno dimostrato un filo comune.
Nei racconti vengono infatti ricordati una serie di momenti di "passaggio", che possiamo riassumere in 4 fasi tipiche, anche se soltanto alcuni soggetti le hanno vissute tutte.
1 fase: la sensazione della morte
Durante la perdita di coscenza, mentre il medico dichiara il decesso, il soggetto ha la sensazione di fluttuare fuori dal proprio corpo, inquadrando tutta la scena che lo coinvolge, compresi familiari, medici o altre persone presenti. Anche se disorientato, avverte un senso di serenità e sente di comprendere la realtà che lo circonda. In molti casi, quando si torna alla vita, i protagonisti raccontano in modo minuzioso ciò che hanno visto nelle stanze accanto a quella dove è avvenuto il distacco dal corpo, compresi i discorsi che si svolgevano tra le persone presenti.
2 fase: completa mancanza di dolore e distacco dal corpo
Prevale nel soggetto una sensazione di pace e serenità rispetto al dolore, anche se le condizioni fisiche sono particolarmente gravi (ferite, fratture, ecc.). Il corpo diventa spirituale, anche se mantiene le caratteristiche del corpo fisico, come se quest'ultimo fosse armonioso e integro, anche nei casi di amputazioni o ferite.
3 fase: il passaggio nel tunnel
Durante il passaggio, si inizia improvvisamente un percorso che porta verso un "mondo" nuovo. Solitamente ci si sente risucchiati all'interno di un tunnel buio, verso una forte luce posta in alto rispetto alla visuale del soggetto. Questo trasporto avviene a volte lentamente, altre volte molto velocemente; in alcuni casi, non è descritto come tunnel, ma come un percorso fatto di scale da salire, in altri casi di porte da aprire, comunque si tratta di varcare una soglia che porta verso una dimensione sconosciuta.
4 fase: l'uscita dal tunnel
All'uscita del tunnel, si presentano, davanti al soggetto, esseri luminosi, di solito si tratta di parenti o amici già morti. Tutto intorno è molto luminoso, ma non accecante, e la sensazione che si prova è di amore profondo. In questa dimensione, la comunicazione avviene in modo immediato, come se il linguaggio fosse telepatico. Subito dopo, si incontra un'entità definita da tutti "la più luminosa", che, a seconda della propria religione, viene identificata con Dio, Buddha, Allah, ecc. Anche coloro che si definiscono atei, la descrivono come un "essere sacro". E' a questo punto che, con quest'essere supremo di luce, la persona clinicamente deceduta inizia a ripercorrere la propria vita, analizzandone i punti più salienti, riesaminandola e ponendosi obiettivamente con essa. Le azioni buone e quelle cattive mostrano per la prima volta, e in modo inequivocabile, gli effetti che hanno prodotto sugli altri. Questa esperienza si considera un insegnamento essenziale, che spinge il soggetto a rivedere la propria vita.
Praticamente, in tutti i casi, una volta tornati in vita, i soggetti si sentono spinti ad approfondire le proprie conoscenze intellettuali e, anche chi non si era mai interessato di cultura, diventa un avido lettore. Dalle esperienze raccolte in tutti i pazienti con esperienze di pre-morte, questo è, più o meno, il massimo del percorso svolto. E' a questo punto, infatti, che l'essere di luce invita oppure ordina ai soggetti di ritornare indietro. Una volta che il soggetto riprende conoscenza, rimpiange egoisticamente di non essere potuto rimanere in quello stato di beatitudine e serenità assoluta, ma tutti sono comunque felici di aver potuto riabbracciare i propri cari e di aver capito l'importanza della propria vita. I casi di morte apparente, così riportati, hanno coinvolto nello stesso modo centianaia di persone in tutto il mondo, persone con culture completamente diverse, con vite ed obiettivi totalmente differenti. I medici e gli studiosi hanno raccolto e raccolgono ogni giono le testimonianze di questa gente ed è per questo che credere che la nostra vita finisca con la morte diventa sempre più difficile.
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