NEWS Frank!
Cresce la febbre della crisi globale del sistema
Cresce la febbre della crisi globale del sistema
By Cristina Bassi - Posted on 20 febbraio 2010
Estratti tradotti dal GLOBALEUROPE ANTICIPATION BULLETTIN:
Il nostro gruppo anticipa dunque nel n° 42 di GEAB un brutale aggravarsi della crisi alla volta del 2° trimestre del 2010, aggravarsi causato dall'effetto combinato del rimbalzo dei fenomeni che erano stati provvisoriamente “congelati” nel secondo semestre del 2009 e dall'impossibilità di mantenere le misure palliative dell'anno passato.
D'altra parte, in questo mese di febbraio del 2010 (...) tutti possono verificare che un simile meccanismo è di fatto in corso : Stati vicini al non poter più fronteggiare i pagamenti, salita inesorabile della disoccupazione, caduta di milioni di persone verso il limite della assistenza sociale, caduta dei salari, soppressione di servizi pubblici, disgregazione del sistema della gestione globale (fallimento del summit di Copenhagen, tensione crescente Cina/USA, riemergere del rischio del conflitto Iran/Israele/USA, guerra monetaria globale, etc...).
Il violento aggravarsi della crisi del sistema globale sarà quindi caratterizzato da una accelerazione e/o da un rinforzo di cinque tendenze negative fondamentali:
1. esplosione della bolla dei deficit pubblici con parallela sospensione dei pagamenti da parte degli Stati;
2. scontro fatale del sistema bancario occidentale con l'aumento del fallimento nei pagamenti e la montagna dei debiti giunti a maturazione;
3. l'inevitabile risalita dei tassi di interesse;
4. la moltiplicazione delle fonti internazionali di tensione;
5. la crescente insicurezza sociale.
(...) abbiamo scelto di analizzare il 'caso greco', da una parte poiché ci sembra emblematico di quanto ci riserva l'anno 2010, dall'altra parte perché illustra perfettamente l'evoluzione dell'informazione sulla crisi mondiale, nella direzione di un 'bollettino di guerra' fra blocchi di interesse sempre più in conflitto fra di loro.
(...) i cinque punti fondamentali della nostra previsione in materia : Come indicato nelle nostre anticipazioni per l'anno 2010, apparse sul numero 41 di GEAB, il problema greco dovrebbe scomparire dai radar mediatici internazionali entro poche settimane. Esso è l'albero utilizzato per nascondere una ben più pericolosa foresta di debiti sovrani (quelli di Washington e Londra), e l'inizio della nuova caduta dell'economia mondiale, USA in primis.
Il problema greco è una questione interna alla zona Euro ed all'Unione Europea, e la situazione attuale offre ai dirigenti della zona Euro una occasione unica per obbligare alla fine la Grecia (paese che viene definito di 'espansione a rischio' fin dal 1982), ad uscire dal suo feudalesimo politico ed economico. Gli altri paesi della zona Euro, Germania in testa, sono ben decisi ad obbligare le elites greche - in cambio del loro aiuto - ad adattare il proprio paese al XXI° secolo. Nel far ciò, approfittando del fatto che la Grecia non rappresenta che il 2,5% del Prodotto Nazionale Lordo della zona Euro, mettono alla prova quei meccanismi di stabilizzazione nei tempi di crisi dei quali ha bisogno la zona Euro .
I dirigenti ed i media anglosassoni utilizzano la situazione come l'anno passato hanno fatto con il cosiddetto tsunami bancario proveniente dall'Europa dell'Est che doveva travolgere la zona Euro, per coprire l'evoluzione catastrofica delle loro economie e dei loro debiti pubblici, e per tentare di indebolire la capacità di attrazione della zona Euro in un momento nel quale USA e Regno Unito hanno una difficoltà crescente ad attirare quei capitali dei quali hanno un urgente bisogno. Parallelamente, Washington e Londra che dopo l'entrata in vigore del trattato di Lisbona si è trovata totalmente esclusa dal governo dell'Euro, saranno entusiasti di vedere il Fondo Monetario Internazionale, da loro controllato completamente, entrare nel controllo della zona Euro.
Gli speculatori (dei fondi di investimento ed altro), e le banche pesantemente coinvolte con la Grecia , hanno un interesse comune nel cercare di provocare un rapido sostegno finanziario da parte dell'Eurozona alla Grecia poiché, se mai gli Europei si rifiutassero di metter mano al libretto degli assegni (nello stesso modo scandaloso usato dell'accoppiata Paulson-Geithner verso l'AIG e l'insieme di Wall Street nel 2008/2009), le agenzie di rating giocherebbero loro un brutto scherzo. In effetti, il declassamento dei conti della Grecia getta questo piccolo mondo nella morsa di perdite finanziarie importanti sia se, per le banche, il valore dei loro prestiti alla Grecia si ritrovi analogamente diminuito sia qualora le loro scommesse contro l'Euro non avessero successo.
Riferimenti:
blogs.dailymail.com
eap2020.eu
lefigaro.fr
ft.com
Traduzioni a cura di Cristina Bassi / Fonte: cafedehumanite.blogspot.com
Nessun commento:
Posta un commento