Agartha
Secondo la religione braminica, durante la mitica Età dell'Oro, periodo in cui gli uomini vivevano in pace e cercavano di raggiungere la Gnosi, alcuni saggi raggiunsero l'Illuminazione e quindi edificarono una religione universale che riusciva a conciliare tutte le credenze sino ad allora raggiunte.
Tale comunità ebbe necessariamente l'esigenza di trasferirsi nel sottosuolo per l'insorgere di un'era oscura chiamata Kali-Yuga, in cui il male, la materialità e il razionalismo presero il sopravvento. Nacque così l'Agarthi (secondo il linguaggio orientale), l'inaccessibile.
Lo scrittore Raimond Bernard, nel suo libro "The Subterranean Word", più o meno esprime lo stesso concetto:
«In tutto il mondo buddista dell'estremo oriente la credenza dell'esistenza di un mondo sotterraneo, cui viene dato il nome di Agarthi, è pressoché universale ed è parte integrante della fede buddista. Un'altra parola sacra fra i buddisti è Shamballah, il nome della capitale mondiale sotterranea. Le tradizioni buddiste narrano che Agarthi fu colonizzata originariamente migliaia di anni fa quando un sant'uomo vi condusse una tribù che scomparve nel sottosuolo.»
Altri autori poi sono convinti che Agarthi sia la favolosa Shangri-Là, cercata dall'uomo sin dai tempi più remoti.
In questa ricerca emerge poi la presenza di una straordinaria rete di gallerie, necessarie per collegare il mondo di superficie con quello interno e la conoscenza di una forma di energia incredibile, la cosiddetta VRIL, capace di conferire un potere illimitato a chiunque la possegga, della quale diversi uomini hanno cercato di prenderne possesso.
Il più famoso di loro è Adolf Hitler, il quale nutriva il folle sogno di diventare Re del Mondo.
Non bisogna però confondere questi due nomi, Agarthi e Shangri-Là, e i relativi contenuti con quanto viene proposto oggi, in particolare con questo scritto.
È indispensabile chiarire che in occidente si usa il termine Agartha per identificare un altro continente sotterraneo localizzato nella parte nord del pianeta. Si estende in corrispondenza della parte settentrionale dell'Europa, della Russia, dell'Alaska e del Canada. L'entrata principale è il polo nord.
È un continente dalla conformazione rocciosa, piena di caverne e un'atmosfera tetra e lugubre che Dante Alighieri definì Inferno. È un luogo di espiazione per tutti quegli esseri che subiscono la morte seconda in quanto nella loro esistenza materiale hanno avuto una condotta dissoluta, contravvenendo nel modo più esasperato alle Leggi Universali.
Il concetto di morte seconda consiste nel retrocedere sulla via dell'evoluzione per cui gli esseri sono costretti a rinascere in un corpo minerale, vegetale o animale con la consapevolezza di essere stati degli uomini. Ciò comporta una sofferenza indicibile e il ripercorrere del ciclo evolutivo necessario per migliorarsi e per riprendersi così il corpo umano, sottoposto sempre alle Leggi Universali ed in particolare alla Legge del Libero Arbitrio.
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