È VIETATO ALL'UOMO TERRESTRE DI TORNARE NELLO SPAZIO

È VIETATO ALL'UOMO TERRESTRE
DI TORNARE NELLO SPAZIO

Al limitare della dimensione terrestre, con l’imponderabile della dimensione cosmica, c’è una porta iperdimensionale ancora sconosciuta per l’uomo terrestre.

di Orazio Valenti

Un neonato è predisposto, attrezzato ad uscire dal ventre della mamma e vivere naturalmente nell’ambiente circostante, libero; il figlio del Pianeta Terra non lo è per affacciarsi oltre l’atmosfera terrestre.

Dopo l’ultima terribile sciagura toccata all’equipaggio del Columbia, il primo Febbraio di quest’anno, tanti interrogativi sono balenati nelle menti degli studiosi di tutto il mondo, forse perché erano state sopravvalutate le nostre capacità. Unitamente a numerosi altri incidenti, è come se fosse scattata una molla di risveglio cosciente: forse siamo stati fortunati troppe volte, e questo senso di arrogante conquista dell’infinito ci aveva inorgoglito e fatto perdere il senso della nostra relatività scientifica.
C’è dunque qualcos’altro a cui dovevamo pensare con più attenzione e responsabilità?

Proviamo a rivedere alcuni consigli che ci erano stati offerti e divulgati attraverso il contattato Eugenio Siragusa.

La scienza terrestre crede veramente di potere fare volare il corpo umano negli spazi esterni, per quanto incapsulato in una navicella che ricrea appena alcune delle condizioni ambientali biologiche, senza saper ricreare ogni equilibrio biofisico planetario?

Inizialmente ci era stato detto:

"Accettate con puro senso di religiosità le conquiste della vostra intelligenza ed abbiate scrupolosa e cosciente cura di metterle al servizio del bene e della prosperità di tutta l’umanità del vostro Pianeta. Siate umili e guardate con sincera devozione la luce della eterna verità che benignamente si rivela e vi tende le sue invisibili e generose braccia. Non innalzatevi come usano gli stolti, ma siate semplici e puri di cuore per essere maggiormente graditi alle cose più grandi di voi che, misteriosamente, vi spingono verso un destino migliore.
In queste conquiste il nostro fraterno aiuto non verrà meno, ma verrà meno e sarete duramente contrastati, se ad esse non darete il loro spirituale e giusto valore, nonché se da esse scaturisse il funesto desiderio della conquista del potere con conseguente innesto del male".

La scienza è stata veramente al servizio della conoscenza e non si è fatta manipolare da tornaconti in cui il fine giustifica i mezzi?

La conquista dello Spazio

La metodologia di proiezione dei razzi propulsivi, che impatto hanno con l’atmosfera ed il flusso magnetico terrestre? Conosciamo le dinamiche geofisiche planetarie ed interplanetarie? Cosa succede se l’anello magnetico viene turbato sia dalle esplosioni atomiche che dai lanci di razzi?

Woodok sulle Fasce Van Allen
Vortici anomali della gravitazione terrestre

Spesso ci hanno aiutato, per il nostro progresso, ma fino a che punto lo potevano fare? E la nostra tecnologia, il nostro carburante, già gravemente inquinante e negativo dentro l’atmosfera, è adatto a viaggiare oltre?

"La tecnica dei vostri attuali mezzi a spinta lineare non è idonea ad affrontare gli imprevisti che si celano al di là della fasce magnetiche che circondano la Terra. I vostri scienziati sono ancora convinti che gli attuali mezzi sono sufficienti strumenti per affrontare simili avventure spaziali. Noi vi ripetiamo ancora una volta, che i vostri attuali mezzi non rivestono le caratteristiche tecniche necessarie per tutelare l’incolumità completa degli equipaggi viaggianti. Non vogliamo assolutamente scoraggiarvi, ma desideriamo fornirvi tutti i consigli atti a farvi superare le difficoltà reali che esistono e che la vostra scienza ancora ignora. L’aerodinamica discoidale e l’energia magnetica fluttuante sono mezzi che dovete seriamente studiare con attenzione".

Ma non sempre è stato così. A proposito del disastro della Soyuz II:

Il prestigio della scienza prevale sulla vita degli uomini?
Non conosciamo sino a che punto si può mentire per non rivelare la gravità della scienza senza coscienza e non sappiamo cosa è possibile inventare quando non si sa cosa dire, ma è certo che la morte dei tre astronauti russi, così come si giustifica, non convince affatto. Sembra chiaro che qualcosa si è voluta nascondere all’opinione pubblica. Ormai siamo abituati ai rapporti segreti che privano la conoscenza dell’errore attraverso la coercizione politica, militare, scientifica ed anche religiosa. È difficile conoscere la verità quando questa nuoce ai dominatori dei popoli. Ignorare è necessario perché ne vale il prestigio della forza che domina, anche se l’opera è ingiusta, deleteria e distruttiva. Forse nessuno conoscerà mai il motivo che ha causato la morte dei tre astronauti russi, ma una cosa è certa: le giustificazioni che sino ad oggi sono state divulgate sono piene di lacune e contrastanti. Se, come si afferma da parte di esperti russi, la morte dei tre astronauti è avvenuta per un guasto meccanico e quindi per una rapida discesa depressiva dell’abitacolo della Soyuz II, i corpi degli astronauti dovevano necessariamente subire notevoli modificazioni sufficienti a fugare ogni minimo dubbio e quindi a non ricercare altri moventi determinanti.
La verità è che nemmeno gli scienziati possono rendersi conto di ciò che è avvenuto momenti prima dell’atterraggio della Soyuz II. Quando non si sa una cosa bisogna inventarla, perché si deve nascondere l’incapacità di coloro che credono di conoscere tutti i valori dimensionali del ponderabile e dell’imponderabile. La forza gravitazionale è l’elemento primo della strutturazione fisica dell’abitacolo umano. Anche il magnetismo terrestre è un elemento che determina l’equilibrio e la coesione dell’organizzazione biologica dell’uomo fisico. Ma cosa potrebbe succedere se venissero a mancare per un lungo tempo questi valori? Quali sono i valori dell’imponderabile? La scienza li conosce?
L’imponderabile non è la patria dell’uomo biofisico! Se la scienza non è capace di creare i presupposti ideali per instaurare artificialmente gli elementi indispensabili per una vita biofisica nell’imponderabile, rischia di commettere dei crimini. Nel vuoto l’uomo è costretto a morire lentamente, anche se la tutela relativa lo fa resistere per un tempo X. I valori dimensionali dell’imponderabile rimangono sempre attivi e sempre disposti a modificare sostanzialmente i dinamismi psicofisici dell’uomo. I valori animici tenderanno all’espansione e le cariche vitali tenderanno a situazioni ipercritiche. È indispensabile che la scienza si preoccupi seriamente della gravitazionalità artificiale e dei circuiti magnetici e fisici. Allora, quando avrà risolto questi principali problemi, l’uomo vivrà nell’imponderabile perché avrà gli elementi basilari necessari al suo strumento bio-fisico-psichico.
Eugenio Siragusa.

Agli scienziati della N.A.S.A.

E purtroppo non abbiamo fatto tesoro di questi consigli ed abbiamo fatto quello che non avremmo mai dovuto neanche pensare:

Attenti a quello che vi prefiggete di attuare nel prossimo vostro viaggio sul satellite Luna

Forse è difficile sapere cosa sia successo agli ultimi lanci spaziali, ed il nostro sentimento più profondo va ai nostri eroi che non sono più tornati, ma il perché lo chiediamo ai responsabili delle industrie aerospaziali, della pace e della guerra. Tutti abbiamo figli che si meritano di guardare avanti, oltre l’orizzonte della nostra incoscienza, verso quell’imponderabile che diventa conoscenza.
Cosa è dunque questo imponderabile? Il tema è o sembra essere sempre quello, cioè che l’uomo ha la sua componente materiale e la sua componente energetica sottile. Ecco, il problema è appunto nella presa di coscienza di possedere una natura bioenergetica ed una natura spirituale.
Gran parte delle teorie più accreditate dai manipolatori delle scoperte scientifiche, non vogliono pensare che l’uomo energetico sia "governato" da flussi e Leggi universali? Male! Non potremo mai credere con arroganza di poterlo né governare noi con le nostre assai relative strumentazioni, né accedere alle conoscenze delle realtà energetiche superiori senza il necessario atto di umiltà e di obbedienza verso queste "essenze" o "Archetipi Generatori" delle realtà a noi imponderabili perché non razionali o tangibili con le nostre dita di piombo.
Non vogliamo constatare che la nostra essenza vitale nel Cosmo è di natura sottile, in sintonia con realtà eteriche che vanno oltre l’atomo di idrogeno e le sue Forze Creative non ancora conosciute, aventi coma prima assoluta la Legge dell’Amore Fraterno retta e controllata dalla Giustizia Divina? Male! Eppure è lì, oltre la porta che non vogliamo aprire con le mani appesantite da interessi di dominio e di proprietà. Rischiamo di essere fautori di un terribile destino mentre potevamo essere liberi studiosi del Cosmo accanto ad altri che hanno superato atavici ed angosciosi problemi e che non possono disubbidire alla Legge che tutela la evoluzione di ognuno con la scelta, il Libero Arbitrio del proprio destino.
Non avremmo voluto che queste profezie risultassero reali, però, la perseveranza di certi proponimenti umani, le violazioni continuate delle Leggi Cosmiche e la conseguente mancata assistenza dei fratelli superiori, ci porta ad avere esperienze angosciose a cui questi vecchi messaggi fanno riferimento, per cui non è difficile capire come ci siamo creati noi stessi il divieto di uscire nello spazio.