L’UMANITÀ VUOLE LA PACE!
È un ordine!
Al di là delle marce, c'è molta sincerità popolare. È mai pensabile un’etica della guerra per la pace?
di Orazio Valenti
Il 19 Marzo 2003, ascoltando le più variopinte tesi dei parlamentari riuniti per deliberare sulla risoluzione della guerra, non mi ha solo fatto risalire un brivido gelato lungo la schiena, ma più che altro mi ha nuovamente confermato la convinzione di quanto il "fare politica umana" sia un tergiversare senza veri principi e senza reale fondamentale "etica della vita e per la vita".
Mi ha fatto tornare indietro di migliaia di anni, quando l’uomo difendeva i propri interessi con l’arma bianca.
Nulla è cambiato.
Secoli di rinascimento, umanesimo, di scoperte astrofisiche e viaggi spaziali, ma più che altro di scoperte scientifiche, cancellati con un nuovo atto di violenza che vorrebbe fermare altra violenza sconsiderata, da parte di governi che si ritengono moderni.
Certo, sorge anche il dubbio: ma la violenza da placare è un atto circoscritto, o ci sono più focolai in tutto il mondo? E questi casi appartengono più ad ambienti poveri o ricchi? E riguardano belligeranze di carattere economico, politico o religioso?
A questo punto la nostra mente si perde, perché lo smarrimento dei valori non è più né isolato né localizzabile, è come un insieme di virus dell’intelligenza. Siamo ancora "homo sapiens"?
Proprio oggi, che molte branche scientifiche hanno dimostrato quanto sia legata la vita di un uomo all’altro uomo, al Pianeta, al Cosmo.
Sarebbe il caso di lasciare agli scienziati incorrotti l’unica speranza di risanamento delle sorti umane e planetarie. Forse un loro governo può essere cosciente, aperto alle realtà universali, scevro di interessi, costruttore della nuova civiltà che si meritano le nuove generazioni. L’etica dei comportamenti per la sopravvivenza del corpo e dello spirito deve volare ben oltre queste oscure ed autodistruttive bassezze umane.
Una sola vittima è il fallimento dell’umanità, che venga dalla delinquenza, dalla condanna a morte o dalla guerra.
Che differenza c’è tra guerra ed azione di polizia internazionale? Ogni politico gira la frittata a proprio uso e consumo.
Cosa si intende per organizzazione internazionale, in base a quali istituzioni, se ogni Stato ha le sue istituzioni? In base a quali leggi si deve giudicare o fare le risoluzioni?
Quale è l’interesse superiore per cui fare le scelte?
Ritorna l’uomo cacciatore con la dottrina della guerra, ad impegnarsi per la pace facendo la guerra.
È il gioco dell’inganno.
Ci si fa roboanti, usando le parole di Pace, Libertà, per un istituendo Nuovo Ordine Mondiale, ma secondo quale concetto dell’Uomo?
Visto che ormai ogni espressione viene presa a uso e consumo, non è valido parlare di pace se non c’è un’intesa comune su cosa si stia parlando.
Non ci può essere un patto, se non c’è l’intesa su ciò che è vero. Solo così tutti i governanti potrebbero sedersi al tavolo della pace del vero ONU, Governo dettato dal rispetto delle Leggi Naturali.
Perché tante bandiere se "l’umanità è Una", con il proprio Pianeta?
Questo è il senso della verità.
E la libertà deriva dalla conoscenza della verità, ma questa conoscenza, questa presa di coscienza si ha con la "EDUCAZIONE"!
Solo con la ricerca di una migliore educazione, della cultura di vita sana moralmente, si può emarginare un carattere, un atto delinquenziale, in modo che si comprenda e si evolva.
Ma… chi sono gli educatori?
Ecco il principale problema. L’uomo si è disperso nel farsi guidare:
- dalle multinazionali, per diventare un robot?
- dalle Compagnie Petrolifere, anche dopo avere assodato che le energie pulite sono l’unica possibilità di salvezza per l’agonia del Pianeta?
- dai Fondamentalismi Religiosi che allontanano dall’Unicità di Dio e dell’umanità?
Chi sono i veri dittatori e assassini della vita?
Chi tergiversa, ingannando, a proprio uso e consumo?
I costruttori di armi?
È stato ordinato: "Non uccidere!"
È assurdo aspettarsi la sanità di mente da menti autodistruttive.
A chi dare fiducia, ai governi terrestri che hanno fallito?
Quanti missili e quante vittime?
Quanto denaro per le industrie della guerra e non per la fame, le malattie, l’istruzione, la convivenza…
Quanti nostri figli muoiono ogni minuto…
Ebbene, cosa si dovrebbe intendere per Pace, Libertà, Giustizia e come realizzarli?
A chi dovrei fare riferimento, all’uno o all’altro uomo?
Ricordiamo, "Super partes", consigli che ci sono stati offerti dai nostri Fratelli dello spazio, da tanti anni, da troppi anni inascoltati, riportati nel lavoro già pubblicato in "Messaggi all'Umanità".
In sintesi:
"NON VI PUO’ESSERE PACE SENZA GIUSTIZIA".
"DOVETE RIMETTERE OGNI COSA AL SUO GIUSTO POSTO"
"NO AGLI ESPERIMENTI NUCLEARI"
"È INUTILE CURARE GLI EFFETTI SE NON SI CURANO LE CAUSE"
"NO ALL’INQUINAMENTO, LA NATURA È AI LIMITI DELLA SOPPORTAZIONE"
"IL NECESSARIO A TUTTI, IL SOPERFLUO A NESSUNO"
Dunque né pace né amore né libertà né vita senza osservanza della Giustizia Divina (il cosiddetto Timor di Dio). Questi sono e restano semplici appelli alla nostra personalità interiore, alla nostra intelligenza, perché, alla fine, non siamo né cacciatori né animali, ma individui, soli, e il nostro spirito andrà incontro a quello che avremo fatto e dato.
Era stato detto AI POTENTI DELLA TERRA:
"L'Amore c'è quando c'è la Giustizia, altrimenti che Amore è? Come si può parlare di Amore quando ci sono coloro che non hanno niente da mangiare e quelli che hanno roba da buttare?
L'odio, la violenza, il disamore e quant'altro ammorba la società umana, fermentano e si acuiscono se viene meno il diritto-dovere che sancisce il bisogno di tutti gli esseri umani, nessuno escluso, di avere il necessario. Sino a quando l'ingiustizia predominerà sulla reale giustizia, la pace rimarrà un miraggio, l'amore senza significato, la vita un crogiolo ardente di affanni e di miserie, e la società in continuo disfacimento. La giustizia è, sopra ogni cosa, la primaria forza portante del benessere di tutti i popoli e l'insostituibile forza coesile di una sana e prospera civiltà".
"Avete perso di vista 'l'uomo' e siete divenuti ciechi distruttori di voi stessi. Avete anteposto alla sua regale dignità, alla sua naturale libertà, al suo inderogabile diritto alla vita, l'ombra spettrale di una lenta ed atroce agonia abilmente occultata e sinistramente elaborata da ferocissime azioni psicologiche. Avete anteposto all'uomo la follia inarrestabile della bestia sanguinaria ed avida di morte. Avete ingigantito la sua potenza concedendole piena libertà di violentare il sacro diritto di esistere ed essere più forti del suo inganno. Questo avete fatto per il sadico piacere di somigliare, di essere così come la bestia è, di agire come la bestia agisce, di godere come la bestia gode. Perdendo di vista l'uomo, avete perso di vista Dio e il diritto di essere. Un grave errore che vi costerà molto caro".
"Il terrore è il mezzo più efficace per sconvolgere e destabilizzare certe tendenze evolutive assai pericolose per i commercianti di morte e di distruzione; ci sono i corrotti e ci sono anche moltissimi corruttibili ben remunerati e ben protetti fisicamente ed economicamente.
La verità è che la reale indipendenza di uno Stato non esiste! Per ciò, i morti non contano così come non contano le sottili metodologie messe in atto per schiavizzare ed affamare i popoli desiderosi della propria libertà e della propria indipendenza. La vostra società è un completo fallimento, un pernicioso vespaio di contraddizioni, un costrutto di libertà disordinato, licenzioso e impregnato di idee malsane e di nefasta cultura.
La disgregazione dei valori morali, sociali e scientifici convoglia, ogni giorno di più, nefasti processi involutivi con prospettive tragiche per tutti gli esseri della Terra.
I nostri reiterati appelli non sono stati presi in considerazione; sono stati volutamente contrastati e con precisa determinazione da chi ha tutto l'interesse di occultare la nostra realtà, di deformare la nostra missione salvifica".
"Senza giustizia la vostra civiltà si ammanta di tranelli ed insidie sempre più pericolosi e sempre più seviziatori della libertà e dei più elementari diritti umani. Dove regna l'ingiustizia, la violenza pasce e cresce trasformando la libertà in licenza".
Infine, ricordiamo due messaggi ricevuti nel febbraio 1966:
L’ora della Giustizia e del Giudizio Divino arriva
La vostra responsabilità è grave, molto grave!
che sembrano scritti ieri, come una profezia che non avremmo mai voluto divenisse attuale.
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