LA STORIA DEGLI UFO E DEL MONDO
Prova di un'antica interazione
tra la razza Umana ed intelligenze extraterrestri avanzate.
di Robert O. Dean
Quando gli eventi descritti ne "La valutazione" vennero alla luce, in gran parte grazie all'interessamento dei comandanti NATO del Quartier Generale SHAPE, una ricerca globale e completa venne intrapresa presso lo SHAPE (Quartier Generale Supremo delle Potenze Alleate Europee).
Era il 1961.
La ricerca fu diretta dal Maresciallo dell'Aviazione Sir Thomas Pike (Inghilterra) che era l'effettivo SACEUR (Comandante in seconda, Stato Maggiore Nord Europa).
Sia Pike che il Generale Lyman Lemintzer, dell'Esercito degli Stati Uniti, avevano lo stesso grado militare a cinque stelle.
La ricerca SHAPE/NATO venne intitolata "Una valutazione" (una stima di una possibile minaccia militare alle Forze Alleate Europee) e divenne più nota come "La Valutazione"con la classificazione di "Top Secret Cosmico", tuttora la più alta classificazione usata dallo SHAPE (NATO).
Gli studi furono intrapresi e condotti a causa della mancanza di informazioni da parte dì Washington e di Londra in merito al persistente problema di oggetti non identificati ripetutamente avvistati sull'Unione Sovietica, sull'Europa Centrale e sulle installazioni militari NATO.
In diverse occasioni grosse formazioni di oggetti in volo avevano quasi scatenato le ostilità tra le forze NATO e le forze del Patto di Varsavia. Washington e Londra non fornirono informazioni sugli oggetti "volanti non indentificati", dato che tutto ciò che veniva fornito alla NATO giungeva direttamente a Mosca tramite un'enorme catena di spionaggio francese con base a Parigi. La catena venne scoperta ed alcuni importanti ministri francesi furono eliminati o si suicidarono.
Nota: "The Topaz/Columbine Spy Scandal", French Press, 1962-63; TOPAZ, Leon Uris, Mc Graw Hill, 1967.
Gli studi de "La Valutazione" furono finalmente pubblicati nel 1964, ma solo quindici copie furono stampate.
L'intera opera, con tutte le documentazioni annesse (dello spessore di quasi 20 cm.) conteneva testimonianze, interviste, fotografie ed approfonditi studi storici, teologici, fisici, atmosferici, astronomici, astrofisici, sociologici e psicologici.
Lo scenario degli studi copriva tutto il territorio operativo NATO, dalla Norvegia settentrionale, sino alla Turchia ed alla Grecia. C'erano foto di recuperi di velivoli precipitati, di piccoli corpi ed alcune analisi del "Plasti-Metallo" di cui, nel 1964, non si riuscì a comprendere la natura.
Nei luoghi non furono mai rinvenuti corpi urmani, ma quelli di piccole creature grigie che ovviamente insospettirono coloro che le analizzarono. Erano stati visti e fotografati esseri umani accanto alle navi, ed essi avevano avuto contatti con contadini, pescatori e con un ufficiale dell'Aviazione Italiana. Eppure, quegli umani non erano precipitati!
Si giunse così alle seguenti, impressionanti, conclusioni:
1) Il pianeta Terra era stato oggetto di una massiccia, completa ed approfondita osservazione da parte di alcune civiltà extraterrestri.
2) "Loro" avevano dimostrato una tecnologia estremamente avanzata - probabilmente superiore alla nostra di migliaia di anni o più.
3) Era in corso un processo o un piano di qualche genere. Lo studio aveva dimostrato che si stava sviluppando un progetto graduale. Prima un contatto alla volta, poi due o più, poi alcuni, poi si sarebbero mostrati con le loro astronavi a poche dozzine di persone. Alla fine avrebbero effettuato spettacolari sorvoli, quindi atterraggi e avrebbero persino posato per i fotografi.
4) L’evidenza dei fatti dimostra che ciò avviene da alcuni millenni.
5) Non sembrava sussistere alcuna rilevante minaccia militare. Se "loro" fossero stati ostili, non avremmo avuto la capacità di difenderci.
Lo studio causò serie reazioni di carattere psicologico in alcuni dei generali di grado più alto coinvolti. Ad esempio, il Vice Comandante della U.S. Air Force, Generale Robert Lee, ne uscì alquanto traumatizzato.
È interessante notare che il governo di Charles De Gaulle annunciò il ritiro della Francia dall'Alleanza Militare NATO, che fu obbligata a trasferire lo SHAPE da Roquencourt, alle porte di Parigi, a Casteau, nei pressi di Bruxelles, nel 1967.
A questo punto la copia francese della Valutazione venne riconsegnata.
Le autorità dello SHAPE erano abbastanza certe che i militari francesi ne avessero fatto una copia, dato che, poco tempo dopo, fu fondato il "GEPAN" sotto la direzione della Gendarmeria Nazionale. Il GEPAN era l'organizzazione nazionale francese sulle ricerche UFO.
So dì essere solo nel divulgare questo materiale e so di avere messo a repentaglio le mie credenziali di militare in congedo, violando il mio giuramento di sicurezza nazionale. Sono anche a conoscenza dei fatto che finché qualcuno dei presenti a quegli eventi non si farà avanti per verificare la mia storia io sono suscettibile di accuse di menzogna, frode, di ricerca di fama e di ricchezza e così via. Voglio precisare chiaramente che non c'è fama né certamente ricchezza in questa faccenda. Non ho mai ricavato profitti da questa storia ed ho subìto una notevole quantità di insulti nel corso degli anni, a causa delle mie affermazioni sulla realtà della connessione con gli alieni. Sebbene io abbia compiuto freddamente il mio dovere ai tempi della Guerra Fredda, ormai finita con la nostra apparente vittoria, è giunta l'ora per molti di noi coinvolti di dire la verità su questa faccenda.
La mia recente diatriba con il Dipartimento degli Sceriffi della Contea di Pima è un classico esempio del tipo di ignoranza e di ridicolizzazione che chiunque cerchi la verità sugli UFO deve subire.
LA MIA VITA È CAMBIATA
Gli eventi scioccanti dei 1964 cambiarono la mia vita in modo che solo oggi cominciano ad essermi chiari. Da giovane soldato professionista, scettico e testardo, sono sempre stato orgoglioso dei mio atteggiamento estremamente obiettivo nei confronti di certe storie. Per cui lo studio dello SHAPE ebbe un impatto sulla mia vita che fu letteralmente devastante. Ma era soltanto l'inizio. Gli ultimi 30 anni hanno aperto il mio cuore e la mia mente ad infinite ed eterne possibilità che gettano una nuova luce sulla condizione dell'essere umano e danno indizi più chiari, almeno per me, su grandi ed infinite domande quali: chi siamo noi, come razza? Perché siamo qui? Quale è il nostro futuro?
Nel 1964 non avrei mai immaginato che quegli eventi mi avrebbero proiettato verso lo studio di un grande numero di discipline, nel contesto di concezioni che combinano le scienze con la filosofia, storia, archeologia, antropologia, mitologia e teologia. È ormai chiaro che nessuna scienza o disciplina accademica, da sola, potrebbe mai darci indicazioni concrete su tutta la storia del fenomeno UFO.
CONCLUSIONI
Fu in quei dolorosi, e nel contempo felici, anni di sintesi che iniziai a scoprire l'unità dello spirito dell'umanità e la sua ricerca della verità. Cominciai ad intravedere nell'incredibile meraviglioso, sebbene sanguinoso, scenario dell'esperienza umana un sentiero fondamentale che traeva le sue origini dagli albori della nostra storia. Quel sentiero, puro e splendido, era ed è la nostra ricerca dello spirito. Mi apparve oltremodo evidente che ogni grande culto religioso della storia dell'umanità era scaturito e si era propagato da una singola fonte. I grandi insegnamenti di ogni grande maestro spirituale esprimevano lo stesso concetto e questo concetto era che noi siamo un tutt'uno. Nelle pagine di ogni opera classica religiosa viene raccontata la stessa bellissima storia. Dal Bhagavad-Gita, alla Sacra Bibbia, allo Zend Avesta, al Corano o ai Sutra di Budda, emerge la stessa illuminante verità. La razza umana è unica. Le nostre differenze tribali sono insignificanti. Non importa in che chiesa andiamo, non importa di che colore è la nostra pelle, non importa quale lingua parliamo o quale origine etnica abbiamo, semplicemente non importa! Siamo tutti figli di Dio e siamo tutti parte di questi esperienza chiamata vita.
Il risultato di una sintesi durata 30 anni mi ha portato alle conclusioni che la razza umana è di fatto una razza ibrida e non solo non siamo soli nel cosmo, ma non lo siamo mai stati.
La razza umana ha avuto una intima interrelazione con diverse civiltà extraterrestri, estremamente progredite e altamente avanzate tecnologicamente, per alcune migliaia di anni.
Infatti, la nostra intera storia ed il vasto ed incredibile sviluppo come razza sono il frutto di un intricato ed intimo processo dello sviluppo di relazioni tra noi umani ed altre razze più progredite dell’Universo.
Dobbiamo, con umiltà, riconoscere l'immane grandezza di queste verità. E quanto noi umani siamo piccoli. Il riconoscerlo rappresenta un passo cruciale e necessario, se vogliamo tentare di maturare come civiltà e prepararci a prendere il nostro posto in un’infinita comunità dell’Universo vivente. Il mio punto di vista è che una tale comprensione apporterà una maggiore espansione della coscienza negli abitanti di questo pianeta, un’espansione di coscienza che certamente ci unirà e che spero possa provvedere a darci un futuro glorioso. Io credo che questo processo sia una costante universale. In un infinito cosmo di vita, civiltà, culture, razze di un’incredibile varietà, giungerà il momento in cui dovremo per forza, anche per necessità di sopravvivenza, espanderci oltre i confini della culla chiamata Terra.
Il fallimento di questa sfida probabilmente ci porterà all’autodistruzione.
La razza umana ha raggiunto un punto dì crisi totale. Con i nostri traguardi tecnologici in armamenti termonucleari, armi biologiche, tecnologia dei raggi di particelle e così via, dobbiamo cominciare a comprendere il nostro ruolo in questa incredibile epopea chiamata vita. La nostra famiglia cosmica ha spalancato per noi una porta verso un futuro infinito e glorioso, ma dobbiamo rispondere alla chiamata.
È giunto il tempo in cui dobbiamo lasciare alle spalle il nostro passato sanguinario, fatto di persecuzioni razziali e religiose, di bigottismo etnico, di ignoranza e di odi di ogni genere. Non possiamo permettere situazioni disgraziate come quelle della Bosnia, del Sud Africa e dell’Irlanda del Nord. Una razza che crede di meritarsi il diritto ad espandersi nello spazio deve andare incontro al futuro con speranza, unione, pazienza, tolleranza e soprattutto amore.
Per questo, modestia ed umiltà devono accompagnare la nostra maturazione.
Dobbiamo essere preparati a fare i primi passi nella nostra comunità universale come un piccolo popolo ed un piccolo pianeta, con un unico futuro; oppure, purtroppo, non provarci neppure.
La questione degli UFO, i cerchi del grano, il recente incremento di apparizioni della "Beata Vergine", la trasmissione della conoscenza mediante la comunicazione extrasensoriale, tutto fa parte di un tentativo cosmico di spingere con forza la razza umana verso la realizzazione della nostra unità. Dobbiamo rispondere, dobbiamo maturare e dobbiamo entrare nel XXI° secolo con speranza, amore e spirito di unità. Francamente non abbiamo altra scelta.
Si che abbiamo scelta. Quella di dire: No grazie; al futuro!
RispondiEliminaAparte gli scherzi; dalla tribù, al paese, alla nazione le unità sono evolute. Ora bisogna unire il mondo intero.
Dato lo spazio posso solo dirle di cecare i hahà'i: non solo troverà corrispondenza nelle mete ma anche il modo per raggiungerle. :)