IL PROGETTO HORIZON
Un altro segreto che da poco tempo è uscito dal top secret riguarda il "Progetto Horizon", che è un pezzo importante nella storia della conquista dello spazio ed in particolare ci permette di capire la vera logica dei responsabili americani nell’affrontare proprio la conquista della Luna.
I documenti ci sono stati forniti anche dal colonnello dell’Esercito USA, Philip J. Corso, ex Capo della Divisione tecnologica Straniera.
Si tratta di uno studio dell’Esercito per la creazione di un avamposto lunare con data 9 Giugno 1959. Corso, nel suo libro "Il giorno dopo Roswell", ha scritto:
"Ciò che disturbava il generale Trudeau era il fatto di conoscere la verità sulla presenza aliena intorno al nostro pianeta e sulla capacità degli extraterrestri di piombarci addosso all’improvviso, proprio come avevano fatto a Roswell, a Washington D.C. nel 1952 ed in molti altri luoghi del mondo. E non sapevamo se tutti quegli avvistamenti si sarebbero poi trasformati in effettivi sbarchi o se un’invasione fosse già iniziata. Se gli alieni, alleandosi con l’Unione Sovietica e potendo contare sulle forze armate del Cremino, avrebbero trovato la strada spianata per colonizzare il nostro pianeta, per appropriarsi delle nostre risorse naturali e, ammesso che le mutilazioni di bestiame e i casi di rapimento fossero veri, di condurre indisturbati una sperimentazione articolata o un programma di sperimentazione sulle forme di vita terrestre.
I nostri timori non potevano essere fugati in mancanza di prove concrete, pertanto le Forze armate erano tenute a prevedere il peggio e l’Esercito, in particolare, fece pressioni per l’avvio del Progetto Horizon.
Dovevamo allestire un piano. Tutti i documenti del Progetto Horizon esprimevano chiaramente tali preoccupazioni. Era di vitale importanza installare un avamposto sulla Luna, per due buone ragioni: se i Sovietici l’avessero conquistata per primi, ci saremmo trovati nella triste condizione d’aggressori o, in secondo luogo, avremmo dovuto organizzare una nostra tardiva difesa.
Era in ogni modo certamente preferibile proteggere un’enclave ben fortificata, piuttosto che essere i primi ad attaccare. La nostra base avrebbe dovuto reggere agli attacchi e disporre di tutto il personale necessario per condurre gli esperimenti scientifici e per effettuare una continua sorveglianza sulla Terra e nel suo spazio aereo."
Corso continua a spiegarci molte altre situazioni ed in particolare l’interesse dell’Esercito. Egli scrive ancora:
"L’Esercito era unicamente interessato ad installare sulla Luna la prima base permanente. Il potenziale militare offerto da questa soluzione era immenso, ma la missione consentiva anche di valutare costantemente potenzialità commerciali e scientifiche della base. Per l’Esercito, quindi, Horizon doveva essere conforme alla politica nazionale in materia d’esplorazione spaziale, almeno per quanto riguardava il processo di smilitarizzazione. Ma non sarebbe stato facile: infatti, tutti i militari coinvolti in qualche modo con il Roswell File, ritenevano che fossimo già bersaglio d’attacchi alieni e smilitarizzare lo spazio avrebbe comportato automaticamente consegnare le armi ad una civiltà che aveva già dato prova della sua ostilità. D’altro canto, stabilendo apertamente una nostra presenza militare nello spazio, avremmo incoraggiato i sovietici a fare lo stesso, ed a scatenare una corsa agli armamenti nello spazio, inasprendo così le tensioni della Guerra Fredda."
Gli extraterrestri non hanno mai avuto velleità di conquista del pianeta Terra né tanto meno di schiavizzare l’intera umanità. Questi difetti appartengono esclusivamente al popolo terrestre, che all’epoca era rappresentato dai due stati più attrezzati con armi nucleari, esprimendo quell’atavico concetto imperialista, pur differenziato da due diverse ideologie e due diversi presupposti storici.
Corso ci fa capire meglio questa logica, mettendo pure il dito sulla piaga dei rapimenti e delle mutilazioni degli animali.
Corso conosceva benissimo da quali principi morali erano animati gli extraterrestri e sapeva pure altrettanto bene che la politica occulta, negli ultimi 50 anni, ha messo in pratica delle misere azioni per screditare il comportamento irreprensibile degli extraterrestri ed avere così via libera per intraprendere quelle azioni imperialistiche, offuscate però da una facciata di sviluppo democratico ed economico.
I risultati, del resto, sono sotto gli occhi di tutti.
Corso ci ha spiegato meglio il modo di pensare dei dirigenti americani a proposito della Luna:
"Avevo appena lasciato la Casa Bianca quando, nel 1958, entrò in vigore la legge (Space Act) che istituiva la NASA e trasferiva la responsabilità dei lanci spaziali delle Forze Militari ad un’agenzia civile che avrebbe dovuto mantenere la promessa fatta dagli Stati Uniti ad altre nazioni sulla smilitarizzazione dello spazio, intento questo per tutti lodevole.
In tal modo, infatti, le nazioni avrebbero potuto condurre esplorazioni ed esperimenti senza correre il rischio di sacrificare i propri satelliti e velivoli spaziali, in conseguenza di attività ostili. Ciò significava che gli astronauti americani e russi non si sarebbero fatti la guerra.
L’idea era buona, ma avevamo dimenticato di farlo sapere agli extraterrestri che, da decine d’anni, se non da secoli, violavano lo spazio aereo della Terra e avevano già installato una base operativa sulla Luna.
Per il generale Trudeau, e per gran parte dei vertici delle Forze Armate statunitensi, che i sovietici fossero in grado di inserire facilmente in orbita velivoli spaziali ad alta capacità di carico e cosmonauti era una prospettiva spaventosa.
Se gli Stati Uniti non avessero deciso di competere con l’URSS, attraverso propri programmi di lancio, allargando anche la portata del controllo operativo dei satelliti di sorveglianza, l’Esercito riteneva che ciò avrebbe fornito all’URSS un vantaggio strategico cruciale. Nel 1960 eravamo giunti ad un punto critico."
Nel Luglio 1965 era previsto l’inizio di questo grandioso progetto nel quale dei contenitori cilindrici sarebbero stati installati nel sottosuolo lunare come pure due reattori nucleari portatili per servire d’energia l’intera stazione lunare.
L’equipaggio avrebbe respirato aria proveniente da bombole coibentate, mentre l’umidità e l’anidride carbonica sarebbero state assorbite da sostanze chimiche specifiche.
Con il tempo la base sarebbe diventata permanente, con l’avvicendamento del personale. Quando l’Esercito aveva proposto il "Progetto Horizon", gli ingegneri avevano già selezionato un certo numero di siti adatti ai lanci, in particolare quelli in zona equatoriale poiché i vettori avrebbero ricevuto una spinta maggiore.
La zona segreta si trovava in Brasile con una struttura di lancio ad otto rampe.
Analizziamo, in sintesi, alcune parti interessanti del progetto.
A - Generalità
Horizon è un progetto il cui obiettivo è la creazione di un avamposto lunare da parte degli Stati Uniti. Il presente studio è stato effettuato a seguito della lettera del Capo R & D (Ricerca e Sviluppo) al Capo Commissariato Armi e Munizionamento in data 20 marzo 1959...
B - Motivazione
La politica spaziale degli Stati Uniti prevede lo sviluppo e l’utilizzo delle capacità spaziali nazionali per il conseguimento degli obiettivi nazionali nei campi politici, scientifici e della sicurezza. La creazione di un avamposto permanente in ambiente lunare confermerà il primato spaziale degli Stati Uniti ed inoltre fornirà la base per successive esplorazioni e operazioni sul suolo lunare nonché disporrà l’appoggio necessario per eventuali operazioni degli Stati Uniti nello spazio.
Progetto Horizon: illustrazione delle programmate rampe di lancio terrestri.
La creazione di un avamposto lunare permanente:
- Dimostrerà le capacità d’avanguardia nel campo scientifico degli Stati Uniti;
- Fornirà il supporto necessario agli studi e alle esplorazioni scientifiche;
- Amplierà e migliorerà le capacità di ricognizione, sorveglianza e controllo dello spazio;
- Amplierà e migliorerà le comunicazioni e fungerà da ripetitore;
- Fornirà un laboratorio di base per le attività di ricerca e sviluppo in ambiente spaziale;
- Svilupperà un avamposto permanente in ambiente a bassa attrazione gravitazionale da utilizzare come base di lancio per attività di esplorazione dello spazio profondo;
- Fornirà l’opportunità per l’esplorazione scientifica e lo sviluppo di attività di rilevamento e cartografia spaziale;
- Fornirà una base avanzata d’emergenza con capacità di salvataggio e d’ausilio alla navigazione per ulteriori attività spaziali.
La parte tecnica del presente rapporto indica che gli Stati Uniti potrebbero essere in grado di effettuare un allunaggio con modulo abitato entro il 1965. Pertanto sembra che la creazione di un avamposto lunare sia un obiettivo raggiungibile.
Implicazioni scientifiche
Una massa di dati scientifici potrà essere ottenuta da esperimenti condotti nell’avamposto lunare. Senza dubbio gli scienziati saranno in grado di generare numerose applicazioni nuove ed uniche, man mano che lo sbarco sulla Luna dell’uomo si profila. L’assenza di conoscenze concernenti la Luna e lo spazio profondo fornisce la giustificazione scientifica per tentare di colmare questa lacuna cognitiva...
Implicazioni politiche
Le implicazioni politiche di un nostro fallimento nell’essere primi nello spazio sono un dato di fatto pubblico. Tale fallimento ha avuto un impatto negativo sul primato scientifico e politico degli Stati Uniti. Siamo riusciti in parte a colmare il divario accumulato. Agli occhi del mondo, dopo essere stati battuti al primo traguardo spaziale, non possiamo assolutamente permetterci una ripetizione di tale risultato negli ulteriori principali traguardi spaziali. Le implicazioni politiche dell’essere stati battuti nel raggiungimento dei traguardi spaziali finora conseguiti non sono state altrettanto gravi come quelle che risulterebbero dal nostro fallimento nell’essere primi nella creazione di un avamposto lunare abitato. Il fallimento nell’essere i primi a raggiungere il traguardo del primo uomo su una base extraterrestre farà nascere gravi interrogativi politici e contestualmente ridurrà il prestigio e l’influenza internazionale degli Stati Uniti. L’Unione Sovietica ha pubblicamente annunciato che alcuni suoi cittadini celebreranno il 50° anniversario della Rivoluzione d’Ottobre (1967) sul suolo lunare. I nostri ambienti d’Intelligence confermano che l’Unione Sovietica potrebbe essere in grado di sbarcare un equipaggio sulla Luna in qualsiasi momento successivo al 1965. In virtù dell’esperienza acquisita, non è difficile prevedere svariate implicazioni politiche e legali che l’Unione Sovietica potrebbe postulare come risultato di un tale successo né, tanto meno, i vantaggi militari che potrebbe ottenere.
Implicazioni per la sicurezza
La portata delle future operazioni che potrebbero essere condotte nello spazio, inclusi la massa lunare e forse altri pianeti, è tale da risultare difficile da immaginare. Nel corso della disamina congressuale e militare della problematica, è stata manifestata una sostanziale convergenza d’opinioni concernenti le imponenti interazioni tra guerra spaziale e terrestre, capaci di generare concetti radicalmente nuovi. Nel contesto di operazioni sia offensive che difensive, il significato della Luna per la sicurezza, al momento attuale, è materia di riflessione. Dal punto di vista della sicurezza nazionale, la primaria implicazione della fattibilità della creazione di un avamposto lunare risulta essere l’importanza di giungere primi. È chiaro che gli Stati Uniti saranno in grado di scegliere tra applicazioni pacifiche e militari a condizione di essere i primi. In altri termini, la creazione di un iniziale avamposto lunare è il primo, importante passo per esercitare le nostre scelte.
Avamposto
L’avamposto lunare del Progetto Horizon è costituito da un complesso permanente capace di accogliere un presidio di 12 unità per operazioni continuative. La progettazione del complesso si basa su requisiti e capacità realistiche e non costituisce un tentativo di progettazione a lungo termine fuori della realtà. Il risultato è stato l’adozione di un approccio improntato alla funzionalità ed affidabilità, sul quale i nostri uomini potranno scommettere la vita avendo la certezza di vincere.
Ubicazione
Non è possibile stabilire con precisione l’ubicazione del sito dell’avamposto senza aver portato a termine un programma esplorativo di sondaggi e cartografia...
Nonostante la presenza di questo studio, nonostante la decisione del Presidente Kennedy di incaricare la NASA di portare l’uomo sulla Luna, l’US Air Force realizzò un rapporto segreto, programmando di installare una base militare sulla Luna (Progetto Lunex).
Nessun commento:
Posta un commento