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Il Pensiero di Angeli in Astronave

Angeli in Astronave è distaccato da tutti coloro che professano amore…e in realtà guadagnano con la sapienza che non gli appartiene… ribadisco …nomi altisonanti … artefatti di strani effetti speciali …visivi o non… strumentalizzare… gruppi di appartenenza…donazioni … plagio… bugie da effetto… mancanza di umiltà… falsi nel pubblico…violenti nelle mura domestiche… guru e maestri …diffidate da ogni cosa artefatta… l’Amore unisce in semplicità…non ha bisogno di una carta scritta…la Verità non si vende ne si compra…fatene tesoro… Dolbyjack!

"Con riferimento al Decreto legislativo 9 aprile 2003, n.70 che si occupa di Attuazione della direttiva 2000/31/CE. Facendo anche riferimento al libro verde sulla tutela dei minori e della dignità umana nei servizi audiovisivi e di informazione COM (96) 483, il presente sito web: (Angeli in Astronave) è fruibile a soli Maggiorenni e pertanto proibito a tutti coloro che siano sofferenti psichici o vulnerabili ad informazioni di questo tipo e quindi influenzabili dal punto di vista psicologico.”

Buona Navigazione Cari Angeli, Namasté..

Video Discosure-Nibiru e Mauro Biglino

Riflessioni

La dottrina e pratica più blasfema della Chiesa Cattolica è quella della transustanziazione e del sacrificio della messa. La transustanziazione (fatta dogma dal concilio Lateranense IV nel 1215, elaborata in seguito da Tommaso d'Aquino e sancita definitivamente dal Concilio di Trento) insegna che: il pane e il vino, al momento della consacrazione vengono dal sacerdote cambiati nel corpo e nel sangue di Gesù Cristo (ogni giorno quindi vengono all'esistenza migliaia e migliaia di nuovi Gesù). La Scrittura insegna che nella cena c'è solo la presenza spirituale di Gesù (Luca 22:19-20; Giovanni 6:63; 1 Corinzi 11:26). Inoltre, nell'adorazione dell'ostia, la Chiesa di Roma adora un dio fatto dalle mani di uomini. Questo è il colmo dell'idolatria, ed è completamente contrario allo spirito del Vangelo che richiede di adorare Dio in spirito e verità (Giovanni 4:23-24). Carlo Fumagalli ex prete ed antropologo

Rasoio di Ockam suggerisce che: "tra varie spiegazioni possibili di una data osservazione, quella più semplice ha maggiori possibilità di essere vera".

DA QUANDO E' DIVENTATO REATO AVER CARA LA VITA?

"Nessuna causa è persa finché ci sarà un solo folle a combattere per essa".

Disclose.tv - ANONYMOUS MESSAGE TO NASA ABOUT ETS
http://www.disclose.tv/action/viewvideo/104638/ANONYMOUS_MESSAGE_TO_NASA_ABOUT_ETS/ Agenzia spaziale più importante del mondo, ti abbiamo osservato e ascoltato per molto tempo, siamo contrariati dalle tue costanti smentite e insabbiamenti, sappiamo tutti i tuoi piccoli e sporchi segreti e i trucchetti che usi. Sappiamo come hai falsato tutte le immagini della superfce dei pianeti e dei satelliti che li circondano, sappiamo come hai falsato e nascosto la verità al mondo. Ora abbiamo abbastanza filmati immagini e informazioni che tu non hai. Saremo capaci di mostrare la verità e lo faremo presto, pensi che stiamo bleffando? allora ascolta, la complessità della loro abilità è incomprensibile[...]l'ormeggio dei loro veicoli sembra molto NASA(non diciamo di più) è per i tuoi trucchi?Sappiamo anche come hai rilasciato strani fotogrammi che mostrano dischi che visitano e poi lasciano la terra e hai consigliato agli astronauti di menzionare volta per volta gli ufo, questo è per far credere che sai molto poco di quello che stà accadendo (mentre altri pensano di aver trovato la verità) ma in realtà la verità è così incomprensibilmente vasta e così semplice che sfugge anche ai migliori dispositivi e menti. Ora, sai che facciamo sul serio. Ora ci rivolgiamo a tutti i cittadini del mondo, le entità extradimensionali non sono malvagie come vogliono farvi credere, al contrario, hanno creato il nostro universo quindi sono presenti da prima di noi, non c'è nienti di cui temere, questo è l'inizio della rivoluzione spirituale ed evoluzione della specie umana Traduzione per Angeli in Astronave Raffaele V.

martedì 25 agosto 2009

L’UNIONE SOVIETICA E GLI STATI UNITI VOLEVANO LANCIARE LA BOMBA ATOMICA SULLA LUNA

 

L’UNIONE SOVIETICA
E GLI STATI UNITI
VOLEVANO LANCIARE
LA BOMBA ATOMICA SULLA LUNA

Bene bene… ci riproveranno  il 9 ottobre 2009…  Pazzi…Questi governi…i vostri governi… sanno solo distruggere… e Voi state ancora a crederli … Sveglia! Dolbyjack

La Guerra Fredda causò inoltre il progetto di far esplodere sulla Luna una bomba atomica come simbolo di supremazia tecnologica da parte delle due nazioni terrestri in possesso di un impressionante arsenale nucleare.
È stato un progetto folle perché la determinazione degli scienziati terrestri, spinti soprattutto da ragioni militari, poteva causare la distruzione del satellite terrestre, con caduta della massa selenica sulla Terra e con conseguenze gravissime anche per il nostro sistema solare e parte della Galassia.
Si è appena saputo che il Governo degli Stati Uniti e dell’Unione Sovietica volevano far esplodere un ordigno nucleare nella zona laterale nascosta del nostro satellite per incutere una paura reciproca senza precedenti, per indurre l’avversario a rinunciare alla gara militare e spaziale che stava appena iniziando.
Risale, infatti, alla metà degli anni ’50, nel periodo rovente della Guerra Fredda, la volontà di passare all’azione per produrre la più fragorosa detonazione della storia.
Vediamo allora di scoprire il mistero.
Il 1955 fu un anno cruciale per il volo spaziale. Proclamato dalla Comunità Scientifica "Anno Geofisico Internazionale", sia l’Unione Sovietica sia gli Stati Uniti annunciarono di voler lanciare satelliti artificiali.
Abbiamo appreso che la decisione sia stata presa come atto di difesa contro un oggetto sconosciuto che improvvisamente girava intorno alla Terra e dalle caratteristiche impressionanti.
L’URSS decise di usare come vettori spaziali i suoi grandi missili balistici intercontinentali.
Gli Stati Uniti, non avendo missili della potenza di quelli russi, allestirono il "Progetto Vanguard". Ma ci fu troppa fretta: il Progetto Vanguard fu un disastro, per una serie di lanci mancati con i veicoli che si distruggevano senza a volte nemmeno alzarsi dalla rampa di lancio.
Il fiasco del Vanguard fu ingigantito dai successi sovietici e soprattutto fece impaurire il comando militare perché, a detta loro, si sognavano pure la notte di essere sopraffatti, innanzi tutto dai sovietici e poi dagli extraterrestri.
Certamente i militari erano quelli che mostravano la faccia ma dietro di loro c’erano le menti che organizzavano nei dettagli i piani di difesa e d’attacco.
Cominciamo allora dagli Stati Uniti.
Dopo la Conferenza al vertice di Ginevra del 1955, si capì che la presenza extraterrestre faceva veramente paura perché contrastava in maniera ben chiara la politica imperialistica delle due superpotenze.
Gli americani si accorsero abbastanza presto che la Luna era un avamposto extraterrestre e perciò abitata da personaggi, secondo loro, non ben intenzionati.

IL PROGETTO A119
Il primo ente americano a proporre effettivamente un progetto d’esplorazione lunare, denominato Red Socks, fu il "JPL" (Jet Propulsion Laboratory) alla fine del mese di Ottobre 1957.
Consisteva nel lancio di almeno 9 sonde entro la fine del 1960.
Gli obiettivi dei due primi lanci erano noti ma non si poteva dire la stessa cosa degli altri.
Dopo le foto alla parte nascosta del nostro satellite e il miglioramento della tecnica di guida, il direttore del Laboratorio, Pickering, propose di far esplodere una bomba nucleare.
In sostanza il progetto "Red Socks" non fu approvato, lasciando il posto al "Programma Able", ma l’idea di distruggere una parte della Luna piacque ai militari.
"A119" è la sigla data dell’"US Air Force" che sviluppò un piano top secret, al fine di dimostrare la potenza militare americana nel periodo cruciale della Guerra Fredda.
[Dottor Leonard Reiffel] Il fisico Leonard Reiffel fu incaricato di redigerlo nei primi mesi del 1958. Egli si era diplomato presso L’Illinois Institute of Tecnology nel 1947, divenendone ben presto direttore della ricerca in Fisica. Produsse, in sostanza, ben otto piani di fattibilità nel periodo compreso tra Maggio 1958 e Gennaio 1959.
Il progetto segreto "A119" era intitolato: "Studio dei voli di ricerca sulla Luna".

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Frontespizio del progetto segreto "A119", presentato il 19 Giugno 1959 dallo scienziato statunitense L. Reiffel, per far esplodere una bomba atomica sulla Luna.

Reiffel teorizzò l’esplosione nella parte nascosta della Luna o meglio nella zona di confine con la parte visibile, in modo da rendere perfettamente evidente l’enorme fungo che si sarebbe sviluppato, illuminato oltretutto dal Sole. Sarebbe stato realizzato un evento assai visibile dalla Terra. Il cratere con le desolanti rovine sarebbe rimasto in sostanza nella zona nascosta.
Nello stesso tempo si voleva arrivare a colpire le menti dei responsabili dell’URSS, affinché desistessero da propositi guerreschi e restituissero così la pace all’umanità del pianeta Terra.
Reiffel ha dichiarato che il progetto all’epoca era tecnicamente realizzabile, considerando che l’errore di un missile intercontinentale era di qualche chilometro. Non ha voluto assolutamente però spiegare perché il progetto A119 è stato, per nostra fortuna, abbandonato.
[Carl Sagan (1934-1996)] Molti documenti della guerra fredda non sono stati ancora declassificati negli Stati Uniti, ma alcuni dettagli del Progetto A119 sono emersi solo dopo che è stata pubblicata la biografia dell’astronomo Carl Sagan, il quale ha avuto un ruolo importante nella NASA e non solo. Egli era convinto che ci fosse della vita microbica sulla Luna e perciò suggerì un’esplosione nucleare per distruggere tali organismi.
L’idea, che potrebbe apparire malsana, in verità era stata suggerita dalla consapevolezza che la Luna fosse già abitata da Intelligenze extraterrestri, le quali rappresentavano un grave impedimento alla sua conquista ma anche una possibile minaccia per gli americani e, di conseguenza, per i terrestri.
Sagan lavorò perciò per il progetto militare segreto, poiché interpellato da Reiffel affinché studiasse i limiti d’espansione della nube atomica nello spazio.
Lo stesso Reiffel aveva obiettato che la bomba avrebbe sicuramente sconvolto l’equilibrio ambientale del nostro satellite.
A distanza di molti anni, uno storico britannico, il dottor David Lowry, ha affermato: "È qualcosa di osceno, pensare che il primo contatto del genere umano con un altro mondo sarebbe stato esplodergli contro una bomba atomica".
Pur sottoposto a molte critiche, il progetto fu giustificato con un altro ragionamento che era quello di vedere ciò che poteva effettivamente succedere.
Un’altra presa di posizione che non ha bisogno nemmeno di commenti. Il fisico nucleare Edward Teller, naturalizzato americano ed ideatore della bomba H, era molto interessato al progetto, anche se non direttamente coinvolto. Pur se strana come idea, lo scienziato fu solo uno dei distinti propugnatori dell’esplorazione militare della Luna già dagli anni ’50.
Quando i voli spaziali divennero una realtà, sia l’Esercito sia l’Air Force progettarono di creare una base lunare.
I fatti dimostrano che la militarizzazione della Luna fu definitivamente eliminata nel 1960.
Quale rilevante evento determinò una scelta simile?

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I probabili effetti delle radiazioni sulla superficie lunare causate dallo scoppio di un ordigno nucleare (immagine ripresa dal "Rapporto Reiffel").

Nel 1958 il "National Security Council" rese noto che era possibile usare la Luna per una base militare abitata.
Nel 1959, l’Air Force già aveva pronti due progetti. Il primo, denominato "SR-183", era finalizzato ad installare un osservatorio lunare capace di tenere sotto controllo la Terra ed anche lo spazio vicino. Il secondo, denominato "SR-192", prevedeva un sistema strategico lunare capace di includere un bombardamento militare di rappresaglia dalla base lunare. Era stato anche studiato un terzo piano, denominato "SR-182", capace di usufruire di veicoli spaziali e armi da sistemare in orbita lunare ed anche in altri pianeti, sempre per fini militari.
In questi progetti erano coinvolti: l’"Air Force Balistic Missile Division", il "Wright Air Development Center", lo "Strategic Air Command", la NASA e il "Jet Propulsion Laboratory" che aveva avuto direttive per installare una base sulla Luna da Boeing, Republic Aviation, Douglas Aircraft, General Electric ed altre importanti aziende. Il costo complessivo previsto all’epoca si aggirava in circa 20 miliardi di dollari.
Sta di fatto che qualche cosa non andò per il verso giusto: allora si decise di far esplodere una potente bomba atomica con la scusa che ci fosse della vita microbica, oppure che si voleva vedere l’effetto ma soprattutto si voleva incutere del timore ai sovietici e, molto probabilmente, agli ET.

STORIA DELLA BOMBA ATOMICA SOVIETICA DESTINATA ALLA LUNA
L’Unione Sovietica non poteva mancare anche in quest’ignobile sfida che era quella di far esplodere una bomba atomica sulla Luna.
Di recente il fisico russo Alexandr Zheleznyakov, uno studioso di storia astronautica di San Pietroburgo, ha reso noti molti dettagli di questa vicenda in tutta la sua drammaticità.
[Y.B. Zeldovich (1914-1987)] Il Governo Sovietico incaricò il famoso fisico nucleare Yacob B. Zeldovich, col proposito di dimostrare al mondo intero che una sonda sovietica potesse centrare la Luna. Per poter realizzare tutto ciò era necessario che la sonda sferica fosse riempita con un ordigno nucleare di almeno 15 Kton, il cui flash sarebbe stato registrato da tutti gli osservatori terrestri e nessuno avrebbe messo in dubbio il successo dell’impresa.
Pure i sovietici erano dell’idea di dare una pericolosissima esibizione di potenza, che avrebbe esteso ben oltre i confini terrestri la proliferazione degli armamenti nucleari.
Malgrado che nel gruppo di studio ci fossero diversi oppositori, il progetto fu esaminato in ogni dettaglio. I fisici nucleari spesero molto tempo per calcolare forma e dimensioni della capsula che doveva contenere la bomba e Korolev volle che fosse realizzato un modello di prova. Particolare impegno fu posto sul meccanismo d’esplosione. Dato che non si dava tanto credito al funzionamento di un telecomando azionato da Terra, si scelse un dispositivo del tipo mina navale che avrebbe innescato l’esplosione al contatto fisico con la superficie lunare. Per il vettore di lancio, non c’era alcun dubbio: sarebbe stato un’evoluzione del missile balistico intercontinentale R7, realizzato alcuni anni prima sempre da Korolev, per dare all’URSS la capacità di trasporto di testate nucleari sino al territorio degli Stati Uniti. Del resto era stato già sperimentato con successo per lanciare i primi satelliti Sputnik.

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Il missile sovietico R-7.

In questo caso prevalsero le preoccupazioni sui tanti rischi associati alla missione. Si calcolò che in caso di fallimento del primo e del secondo stadio, la carica nucleare sarebbe potuta esplodere sul territorio dell’URSS. In caso di fallimento del terzo stadio, non si poteva escludere una caduta sul territorio straniero, con conseguente pericolosa crisi internazionale. Rimanevano altri due pericoli: la fine accidentale della carica inesplosa in orbita terrestre oppure in orbita attorno al Sole.
Rimasti irrisolti questi problemi, fu lo stesso Zeldovich a ritirare il progetto, denominato E-4, in seguito convertito in una normale esplorazione lunare.
Yakov B. Zeldovich era nato a Minsk (Bielorussia) l’8 Marzo 1914. All’età di 17 anni lavorò come assistente di laboratorio presso l’Istituto di Chimica-Fisica di Leningrado. Nel 1943 si trasferì a Mosca. Dal 1948 fino al 1965 lavorò a numerosissimi progetti nucleari, tanto da ricevere le massime onorificenze come il Lenin Premio e la Stella d’Oro com’Eroe del Lavoro. Dal 1965 al 1983 fu capo divisione presso l’Istituto di Matematica Applicata dell’Accademia delle Scienze dell’URSS. Zeldovich morì il 2 Dicembre 1987. Egli espresse un enorme, versatile intelletto, tanto da dare, nel corso della sua vita, un contributo notevole a molte branche della scienza. Fu il primo direttore del Dipartimento Teorico di Arzamas 16, la Los Alamos sovietica, nel 1946. Condusse naturalmente tutto il lavoro teorico in entrambe le prime bombe atomiche e all’idrogeno sovietiche. S’interessò pure d’astrofisica, divenendo Direttore presso l’Istituto Astronomico di Sternberg (Germania). Combinando così la sua esperienza sulle particelle elementari, ben presto divenne leader nella Cosmologia. Propose addirittura un importante metodo per determinare la Costante di Hubble dagli effetti dei gas nei cluster galattici.
Tornando al progetto bomba, si può affermare che gli scienziati sovietici ebbero un gran timore perché conoscevano assai bene il fatto che la Luna fosse già abitata ed era questo il vero obiettivo da colpire.
Sono convinto, inoltre, che temessero più una reazione "aliena" che i rischi tecnici conseguenti al progetto elaborato.
Scorrendo negli annali dell’astronautica sovietica, si scopre che la sonda lunare "E-3", lanciata nell’Aprile del 1960, abbia rappresentato uno dei più grandi segreti del programma spaziale sovietico. Nessuno ha mai pubblicato notizie su questa navicella artificiale per almeno 30 anni, come pure non è stata mai pubblicata qualche sua foto.
Cerchiamo allora di approfondire quel poco che si conosce e che si è appalesato alcuni anni dopo la caduta dell’URSS.
Per tutto il 1958 il "MIAN" (Mathematics Intitute of the Akademi Nauk) condusse su larga scala un lavoro teorico dal titolo: "Ricerca di traiettorie in orbite lunari con analisi sulle opportunità di fotografare la faccia nascosta della Luna e il ritorno delle foto".
Dopo questi studi, il MIAN raccomandò che solo due missioni sarebbero state possibili: quella dell’Ottobre 1959, con operazioni fotografiche dopo che la sonda si sarebbe avvicinata alla Luna e quella dell’Aprile 1960, con fotografie prima dell’avvicinamento. Entrambe le missioni erano state accettate da Korolev.
La sonda "Lunik 3" venne anche chiamata "E-2A" e fu lanciata il 4 Ottobre 1959. "Luna V" era un altro nome dato sempre per indicare l’originale progetto "E-3".
Boris Chertok, collaboratore di Korolev, ha affermato che il progetto E-3 (realmente modificato in E-2A prima del lancio) era diretto da Mstislav Keldysh. Korolev però si oppose a questo progetto ma fu pressato con una decisione speciale del Comitato Centrale e dal Consiglio dei Ministri.
Sta di fatto che i testimoni dell’epoca, coloro che hanno fatto alcune rivelazioni, hanno dato versioni contrastanti, in particolare sulla partenza della sonda.
Chertok ha affermato che la data del primo lancio della sonda E-3 risale al 15 Aprile. Una seconda versione ha proposto la data che corrispondeva al 16 Aprile, mentre per altri testimoni la data corretta era quella del 18 Aprile.
Nel Luglio del 1993 la CIA americana rivelò che la data del primo lancio della sonda E-3 era quella del 15 Aprile, facendo notare che il vettore non diede sufficiente velocità, cosicché codesta passò a 160.000 Km dalla Luna. Il portavoce della CIA non confermò però la data del secondo lancio.
Secondo il veterano del Cosmodromo di Baikonur, Asif Siddiqi, i lanci delle due sonde E-3 avvennero il 15 Aprile 1960, alle ore 18 ora di Mosca, ed il 16 Aprile alle ore 19 circa. Questa strana controversia probabilmente ha sottinteso la copertura di qualche mistero che anche gli addetti ai lavori non sono riusciti a decifrare.
Devo ancora ricordare che tali informazioni provengono da personaggi, i quali hanno lavorato alacremente sotto il potere sovietico, molto preoccupato per la Guerra Fredda. Potere che non esitò ad ordinare un atto esecrabile che avrebbe potuto causare un disastro cosmico.
È stato detto infine che entrambi i lanci delle due sonde E3-1 ed E3-2 sono falliti. Boris Chertok non ha dato questa versione dei fatti ed è naturale che si sia espresso così: "Eravamo sicuri che l’Unione Sovietica fosse stata in grado di far atterrare la sonda sulla superficie lunare ma l’idea fu respinta poiché i fisici dissero che il flash avrebbe avuto una così breve durata per la mancanza di atmosfera nella Luna che sarebbe stato impossibile da registrare nella pellicola".
[Rappresentazione grafica della bomba atomica sovietica, adattata per un’eventuale esplosione sulla superficie lunare, denominata con la sigla E4 (Disegno realizzato dall’ing. Paolo Ulivi)] Di conseguenza gli scienziati sovietici non poterono ostentare, per fortuna, la loro "bravura" che sa molto di pazzia. Pazzia ben organizzata, perché il progetto prevedeva una sonda E1 per raggiungere la Luna, la seconda E2 e probabilmente la E3 dovevano avvicinarsi alla Luna per prendere fotografie della superficie nascosta e la quarta E4 doveva raggiungere il nostro satellite e far esplodere una bomba nucleare sulla sua superficie.
La formulazione dei piani sovietici per la conquista della Luna era partita per mezzo di una lettera, firmata da Sergej Korolev e Mstislav V. Keldysh, spedita il 28 Gennaio 1958 al Comitato Centrale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica. Il fatto però importante del contenuto di questa missiva era incentrato su due punti: l’impatto lunare e il volo intorno alla Luna per fotografare la faccia nascosta.
Il programma fu approvato molto velocemente dal Primo Segretario del partito N.S. Kruscev, ma qualche cosa di grave successe (informazioni del controspionaggio?) perché cambiarono i suddetti obiettivi. Sicuramente furono ordini dall’alto, sui quali Keldysh fece molto affidamento.
[Mstislav Keldysh (1911-1978)] Mstislav Keldysh era nato a Riga nel 1911. Si laureò presso la facoltà di Fisica e Matematica dell’Università di Mosca. Nel 1940 fu nominato professore presso la stessa università Nel 1961 fu nominato Presidente dell’Accademia delle Scienze dell’URSS, carica che tenne fino al 1974.
Particolare importanza ebbero gli studi di Keldysh sui moti e sulle traiettorie delle astronavi per il programma di ricerca spaziale dell’URSS. Essi indicarono, infatti, le soluzioni di controllo nei voli per le stazioni automatiche verso la Luna e i pianeti del sistema solare.
In particolare, il "Lunokhod", la prima navicella sovietica a viaggiare sul suolo lunare, era controllato sulla base delle soluzioni escogitate da Keldysh.
Per i servigi resi alla scienza sovietica, soprattutto nella strutturazione del programma spaziale e tecnologico dell’URSS, del quale fu uno dei massimi promotori, le sue ceneri furono tumulate al Cremlino il 24 Giugno 1978. È da ricordare inoltre che divenne Membro dell’Accademia delle Scienze dell’URSS nel 1946; ricevette tre onorificenze di Eroe del Lavoro (1956, 1961,1971), vincitore del Premio Lenin, Presidente dell’Accademia delle Scienze dell’URSS (1961-1974); Membro di 16 Accademie e Associazioni Scientifiche e Dottore Onorario in sei Università del mondo.
La prima sonda sovietica Lunik era denominata dai costruttori col nome di "Oggetto E".
Gli Oggetti "A", "B", "V", "G" erano differenti veicoli di rientro per testate nucleari, l’"Oggetto D" era un pesante satellite scientifico, lanciato come "Sputnik 3".
Per tradizione, quindi, tutti i veicoli Lunik facevano parte dell’Oggetto E, inclusi i pesanti veicoli spaziali lanciati dal razzo "Proton".
Le difficoltà nel reperire notizie certe, nascono proprio dalla logica comportamentale adottata dalle autorità sovietiche. Questa logica era incentrata sia sulla pratica della segretezza, sia sulla copertura di ogni fallimento dei lanci missilistici. Conseguiva che gli organi ufficiali dell’URSS non annunciavano mai i lanci falliti.
Quando poi una sonda raggiungeva l’orbita, e quindi la sua esistenza non poteva più essere negata, ma non riusciva ad imboccare la traiettoria interplanetaria, le era affibbiato un nome generico di copertura come Sputnik o Cosmos.

Ecco la probabile lista degli "Oggetti E":

Sigla

Data di lancio

Caratteristiche

Nome

Esito

E1
23-09-1958
Veicolo da impatto 170 Kg
Fallimento (esplosione)

E1-A
11-10-1958
Veicolo da impatto modificato
Cancellato (esplosione)

E2
04-12-1958
Fotografare la faccia nascosta
Fallimento

E2-A
02-01-1959
Fotografare la faccia nascosta
Lasciare nube di sodio
Lunik 1
Fallimento. Passa a 6000 Km dalla Luna.

E2-F
12-03-1959
Fotografare la faccia nascosta
Cancellato

E3
18-06-1959
Fotografare la faccia nascosta
Cancellato

E3-A
12-09-1959
Primo impatto lunare 13-09-59
Lunik 2
Foto della faccia nascosta

E3-B
04-10-1959
E2-A migliorato- Foto
Lunik 3
Ritorna sulla Terra

E4
15-04-1960
Impatto con bomba nucleare
Fallimento

E4-A
19-04-1960
Impatto con bomba nucleare
Drammatica esplosione

http://www.edicolaweb.net/nonsoloufo/luna_bom.htm

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